Il tempo di investire in azioni

Il tempo di investire in azioni

2003
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Investire in azioni nel breve periodo potrebbe portare in errore, per questi investimenti, infatti, ci vuole tempo. Fatta la premessa di investire in una buona società con prospettive rosee o di investire in un buon settore o area geografica che possa avere un ottimo sviluppo futuro, il fattore fondamentale per il successo è il tempo: l’orizzonte temporale dell’investimento deve essere superiore ai 5/7 anni per vederne i frutti.

Perché il mercato azionario è destinato al lungo periodo?

Il mercato azionario nel lungo periodo paga sempre. Nel breve periodo, invece, sono principalmente due gli ostacoli che possono ridurre il valore dell’investimento:

  • ostacolo fisiologico, cioè una fase di oscillazione negativa del tutto naturale del mercato
  • cambiamenti del ciclo economico, momenti ai quali seguono spesso delle fasi di recessione come è successo negli anni 2000 e 2008.

È quindi opportuno considerare in modo preventivo queste eventualità e prevedere un periodo abbastanza lungo da permettere all’investimento di affrontare e recuperare valore che verrebbe altrimenti perso definitivamente.

I numeri del mercato azionario

Le fasi di rialzo del mercato azionario durano in media 46 mesi e si alternano a fasi di ribasso che hanno una durata media di 13 mesi (fonte Plus24 del 24-02-2018). Il vero nemico dell’investitore è l’ansia di vedere il proprio investimento andare in rosso senza saper aspettare la ripresa. Da uno studio di Goldman Sachs si evince che in occasione di ribassi del 10% realizzatisi in 4 mesi, sono stati necessari altri 4 mesi per recuperare il calo (questo è successo 22 volte dal 1945). Nella grande maggioranza di questi casi, l’anno ha chiuso in territorio positivo.

Ci sono poi delle forti tendenze al ribasso che dilatano di molto i tempi di ripresa, ne sono un esempio l’anno 2000 in cui il mercato è sceso del 49% e il 2008, con una caduta del 57% dai massimi valori raggiunti. Sono serviti 56 mesi, nel 2000, e 49 mesi, dopo il 2008, per recuperare. In questi casi, per ridurre drasticamente il tempo di recupero, se l’investitore ha liquidità disponibile, è consigliabile investire di più nel mercato azionario, vivendo il momento come un vero e proprio “parco dei saldi”. In foto i principali cali dal 1960 al 2014.

Per concludere, il risparmiatore che investe in azioni deve avere un orizzonte temporale molto ampio in cui può vedere oscillare il valore dei suoi investimenti. Per resistere “all’ansia da perdita” è importante ricordare che se il valore dell’investimento è al di sotto del valore iniziale investito, e ci si trova quindi in un momento di minusvalenza temporanea, non si verifica alcuna perdita finché non si realizza una vendita.

 

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