Il settore bancario italiano è in fermento con importanti operazioni di fusioni e acquisizioni. UniCredit ha annunciato un’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) su Banco BPM il 26 novembre 2024. BPER ha lanciato il 6 febbraio 2025 un’offerta di scambio per acquisire la Banca Popolare di Sondrio, per un valore di 4,3 miliardi di euro. Infine, MPS ha annunciato un’OPS su Mediobanca il 24 gennaio 2025, offrendo uno scambio di azioni pari a 2,3 azioni MPS per ogni azione Mediobanca. Questi movimenti sono sintomatici di un trend che mira a una maggiore competitività e stabilità del sistema bancario italiano, dove le grandi banche rafforzano la propria posizione attraverso acquisizioni strategiche.
Alcuni attori privati di rilievo stanno rafforzando la loro influenza nelle principali istituzioni finanziarie italiane. Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, detiene una partecipazione del 19,8% in Mediobanca e quasi il 10% in Generali. Questo rafforza la sua capacità di incidere sulle strategie aziendali delle due società, tra cui possibili scelte su acquisizioni e riorganizzazioni. Parallelamente, il gruppo Caltagirone ha aumentato la sua presenza con una quota significativa in Generali (6,9%) e Mediobanca (7,8%), puntando a consolidare la propria posizione nell’assetto di governance delle principali assicurazioni e banche italiane.
Le operazioni di fusione e acquisizione nel settore bancario, come l’OPS di UniCredit su BPM e l’offerta di BPER perla Popolare di Sondrio, indicano un processo di consolidamento volto a rafforzare competitività ed efficienza. Allo stesso tempo, l’aumento delle partecipazioni da parte di investitori come Delfin e Caltagirone segnala una crescente competizione per il controllo strategico delle principali istituzioni finanziarie.